Descrizione


 

 

Nel loro piano di conservazione della Villa gli attuali proprietari hanno cercato di conservare - per quanto possibile - anche la concezione di arredo introdotta negli anni venti e trenta da A. C. Landsberg, con l'ausilio prezioso di Paul Rodocanachi. A loro si deve la scelta di evitare l'inserimento di mobilio pomposo e qualsiasi interferenza di oggetti che potessero ridurre la percezione dell'architettura palladiana o interferire con essa.

Avendo ritrovato i campioni dei tessuti utilizzati per le tappezzerie dei mobili - quali furono fatte nei primi anni cinquanta del Novecento da A. C. Landsberg - gli architetti Foscari e Del Vicario ne hanno fatto realizzare di identici presso la medesima tessitoria.

Separatamente sono documentati alcuni recenti elementi d'arredo, che sono stati concepiti con attenzione al problema del connubio fra antico e moderno.

Questa "linea" - che da La Malcontenta ha preso il nome - è stata elaborata e sviluppata, nel corso degli anni da Barbara Del Vicario, architetto che, prendendo spunto da antichi motivi, ha impresso ad essa il segno della sua particolare concezione del design e dell'arredamento.


Barbara del Vicario, Curriculum Vitae
M. Caracciolo,  The most beautiful house in the world, House & Garden, 10/2001, p. 244

 

Vetri

Ottagono

Sedie

Sofà

Candeliere

Bibliografia

 

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